L'Italia al posto d'onore

Vinexpo Hong Kong: le grandi opportunità per il vino italiano

L'intervista al Direttore Generale di Vinexpo, Guillaume Deglise

La 7a edizione di Vinexpo Hong Kong si svolgerà dal 24 al 26 maggio 2016 presso l’Hong Kong Convention and Exhibition Centre. 1.300 espositori internazionali provenienti da oltre 35 Paesi produttori convergeranno su Hong Kong per far degustare agli operatori della filiera la più ampia offerta di vini e distillati mai vista in Asia. Unico salone in Asia dedicato ai vini e ai distillati veramente internazionale, Vinexpo Hong Kong è diventato un appuntamento professionale imperdibile in grado di tradurre le tendenze dei mercati asiatici e le loro evoluzioni.

I Paesi in vista

La Francia, che resta il primo Paese fornitore di vino dei paesi asiatici, con 27,24 milioni di casse importate nel 2014, conferma un’ampia presenza all’interno del salone ed occuperà la totalità del Livello 3, ossia il 43% della superficie del salone. La diversità della produzione francese si esprimerà attraverso le varie denominazioni, dalla Borgogna alla Loira, dai Bordeaux ai vini di Provenza, passando dall’Alsazia e la regione Champagne. I distillati francesi, come il Cognac e l’Armagnac saranno anch’essi ben rappresentati. Primo paese esportatore nel Mondo, ma solo quinto verso l’Asia, l’Italia beneficerà quest’anno della posizione invidiata di Paese al posto d’onore. Gli attori della viticoltura italiana potranno approfittare di questa opportunità per venire a presentare la diversità dell’offerta italiana. I compratori potranno scoprire durante i tre giorni del salone numerose società italiane, degustare i grandi vini mondialmente riconosciuti e familiarizzare con alcuni vitigni autoctoni. I vini del nuovo mondo, la cui quota di mercato in Asia è in netta crescita, saranno presenti numerosi a Vinexpo Hong Kong 2016. Le grandi marche californiane, australiane o sudamericane saranno fedeli all’appuntamento a fianco di nuovi sfidanti venuti da New York, dall’Oregon, da Washington State o dalla Nuova Zelanda. Da sottolineare la crescita dei produttori della Cina. Già 8° paese produttore mondiale, la Cina verrà per presentare ai buyer internazionali alcuni vini dedicati ai mercati d’esportazione. Anche se la finalizzazione della commercializzazione degli ultimi spazi espositivi è ancora in corso, numerosi espositori, piccole o grandi aziende, sono stati sedotti dalle opportunità che il salone Vinexpo Hong Kong offre loro. Tra i nuovi paesi attesi, la Bulgaria, la Slovacchia, la Repubblica Ceca o ancora le Mauritius saranno presenti per la prima volta il 24 maggio a Hong Kong. Vinexpo Hong Kong 2016 sarà inoltre contrassegnato dal ritorno di alcuni espositori di riferimento, come il Gruppo Louis Roederer che si presenterà in una veste inedita.

Vinexpo partner della filiera

Partner fedele della filiera, Vinexpo organizzarà una serie di conferenze e di incontri prima del salone di Hong Kong per presentare i risultati e le analisi contenuti nello studio Vinexpo realizzato da IWSR. Lo studio Vinexpo offre una visione d’insieme del mercato del vino e dei distillati dettagliata per paese e per tipo di prodotti. In occasione di Vinexpo Hong Kong 2016 una grande conferenza sarà inoltre dedicata ai risultati di questo studio in Cina, Australia ed Italia.

A tu per tu con Guillaume Deglise

DegliseVQ ha rivolto alcune domande a Guillaume Deglise (nella foto), Direttore Generale di Vinexpo. Ecco le sue risposte e osservazioni. Mr Déglise, sappiamo che nell’ambito di Vinexpo Hong Kong l’Italia sarà il Paese più rappresentato dopo la Francia. Quale ritiene essere la ragione principale di ciò? “L’Italia è da alcuni anni il primo esportatore di vino al mondo per volumi, ma solo il quinto esportatore verso l’Asia. Crediamo dunque ci siano ancora molte opportunità per i produttori italiani in questo mercato in rapida crescita. Vinexpo ha pertanto deciso di dare all’Italia la posizione di Paese d’onore, in un’ottica di promozione del suo export verso i mercati della zona Asia-Pacifico. L’Italia è sempre stata molto fedele al nostro evento e siamo orgogliosi di mettere in evidenza uno dei Paesi produttori di vino più dinamici e rappresentativi al mondo”. Pensa che lo stile produttivo enologico francese e quello italiano siano adatti ai mercati orientali? “Francia e Italia hanno molto in comune. Storia, cultura, patrimonio, know-how, passione e, naturalmente, la gastronomia. Per secoli, entrambi i Paesi hanno esportato i loro migliori vini all’estero. Oggi i mercati dell’Estremo Oriente rappresentano una grande opportunità, in quanto queste destinazioni sono sempre più mature, sono caratterizzate da un ceto medio in espansione e da popolazioni che viaggiano frequentemente in Europa. Italia e Francia sono i simboli della cultura del vino e continueranno ad avere successo, in quanto entrambi producono vini rossi di alta gamma, tipologia dominante nel consumo di vino asiatico”. E per quanto riguarda i prezzi? I consumatori orientali quanto sono disposti a pagare per i vini dell’UE in generale? “I vini europei sono attualmente meno competitivi rispetto a quelli cileni e australiani, che beneficiano di accordi commerciali stipulati coi principali mercati asiatici, tra cui la Cina. Tuttavia l’UE produce vini per tutti i gusti e tutte le tasche. Molti consumatori orientali acquistano ancora il vino per ragioni di status symbol oppure basando la scelta sul packaging, ma la prossima generazione di consumatori presterà maggiore attenzione a prezzo e qualità. Nell’ambito di Vinexpo gli acquirenti hanno accesso a tutte le categorie e possono selezionare i vini in base alla loro strategia di distribuzione, alle tendenze del mercato e, ovviamente, al prezzo. I vini italiani avranno un ruolo importante quest’anno, in quanto in grado di rispondere a tutte le esigenze”. Vinexpo riconosce la grande importanza della figura del sommelier nel mercato globale del vino. A suo parere, i sommelier orientali sono buoni conoscitori del vino italiano? “La competenze dei sommelier asiatici sono state in prima battuta focalizzate sui vini francesi. Tuttavia Vinexpo sta promuovendo, grazie anche alla collaborazione con l’International Sommelier Association, la produzione mondiale di vino. La diversità della produzione enologica italiana è una sfida eccitante per i sommelier asiatici e nutro fiducia nel fatto che presto anche in questa parte del mondo emergano specialisti del vino italiano”. Quali novità proporrà Vinexpo di Hong Kong 2016 rispetto alle precedenti edizioni? “Vinexpo di Hong Kong 2016 sarà ancora più grande rispetto alle edizioni degli anni passati. Molti nuovi espositori percepiscono le opportunità esistenti in Estremo Oriente, e siamo felici di sostenere il loro sviluppo attraverso nuove iniziative come gli incontri One-to-Wine, una piattaforma di matchmaking che permette a espositori e visitatori di incontrarsi in base a obiettivi di business comuni. Vinexpo metterà in luce le tendenze del mercato, attraverso degustazioni e corsi di perfezionamento con i principali opinion leader del settore. Saranno tre giorni di business e networking, ma anche di piacere. Dopo tutto, il business del vino è tutto ciò…”.

Vinexpo Hong Kong: le grandi opportunità per il vino italiano - Ultima modifica: 2016-02-22T09:54:55+01:00 da Redazione

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