Uno spazio espositivo dedicato alle origini delle attività industriali del Gruppo di oggi

Inaugurato il Museo del Trattore “Oscar Carraro”

Pur nel difficile contesto di mercato, il settore di riferimento dello stabilimento di Carraro Agritalia, ovvero quello dei trattori specializzati per frutteto e vigneto, è decisamente positivo e in controtendenza
Da destra a sinistra: Mario Carraro, fondatore dell'azienda ed oggi azionista di maggioranza, taglia il nastro. Alle sue spalle Tomaso Carraro, vice presidente del Gruppo Carraro, affiancato da Marco Stella, Agritalia Team Manager, da Enrico Carraro, presidente del Gruppo Carraro, e da Alberto Negri, amministratore delegato del Gruppo Carraro.

Da destra a sinistra:
Mario Carraro, fondatore dell’azienda ed oggi azionista di maggioranza, taglia il nastro. Alle sue spalle Tomaso Carraro, vice presidente del Gruppo Carraro, affiancato da Marco Stella, Agritalia Team Manager, da Enrico Carraro, presidente del Gruppo Carraro, e da Alberto Negri, amministratore delegato del Gruppo Carraro. È stato inaugurato il 22 maggio 2015 presso Carraro Agritalia, centro d’eccellenza nella progettazione e produzione di trattori specializzati, il Museo del Trattore Oscar Carraro, uno spazio espositivo dedicato alle origini delle attività industriali del Gruppo di oggi. Tale area si propone di raccontare, attraverso una serie di modelli che potranno anche cambiare nel tempo, un percorso evolutivo che prende avvio all’inizio del ‘900 e che ha portato l’azienda a diventare passo passo uno dei punti di riferimento, a livello mondiale, nella meccanizzazione agricola. A segnare le tappe più significative di tale storia è stato certamente Oscar Carraro, al quale il Museo del Trattore è intitolato. È infatti proprio Oscar che — sulla scia dell’inventiva del padre Giovanni ed insieme al fratello Mario — ha contribuito in prima persona a determinare un nuovo corso dell’azienda con la nascita, nel 1960, del primo trattore agricolo a marchio Tre Cavallini. All’interno del museo, che trova sede in un’area dedicata dello stabilimento Carraro di Rovigo, sono presenti cinque trattori che simbolicamente hanno scandito il successo dell’azienda negli anni ’60 e ’70. Più nel dettaglio nell’area espositiva trovano spazio:

  • Un’autoseminatrice modello C18, del 1957, il primo veicolo Carraro ad assumere la forma di un trattore. Venne prodotta in modo artigianale, in oltre 1000 esemplari.
  • Un trattore modello C23, del 1959, concepito per essere utilizzato in campo aperto, sia in una versione stretta che larga. Ne vennero realizzati oltre 4500, fino al 1964.
  • Un trattore modello 230, del 1964, il primo trattore a quattro ruote motrici, particolarmente adatto per lavorare su pendenze importanti.
  • Un trattore cingolato modello 555, del 1969, concepito per operare in condizioni estreme quali spazi ridotti per le manovre o pendii impervi.
  • Un trattore modello 354, del 1974, uno dei primi veicoli con le caratteristiche di un trattore moderno. Ne vennero prodotti oltre 6000 esemplari.

L’inaugurazione del Museo è stata anche l’occasione per raccontare chi è Carraro Agritalia oggi. Lo stabilimento di Rovigo, infatti, è divenuto nel tempo un centro d’eccellenza riconosciuto a livello internazionale nella progettazione e produzione di trattori specializzati principalmente per vigneto e frutteto. Le collaborazioni con i principali costruttori di macchine agricole risalgono agli anni ’80 ed oggi si vanno via via consolidando. Nel proprio settore Carraro Agritalia ha un’indiscussa posizione di leader e la scelta di gruppi industriali quali John Deere, Massey Ferguson e Claas – che qui realizzano le proprie gamme di trattori speciali – ne è la prova. Tra i fatti più rilevanti degli ultimi anni, nel  2011 tale sede ha avviato un progetto per rinnovare completamente le proprie modalità produttive, in chiave lean, concretizzando il progetto APS – Agritalia Production System. Nel 2012, poi, lo stabilimento si certifica ISO14001, divenendo un punto di riferimento nella capacità di produrre nel rispetto dell’ambiente. Nel 2014, infine, Agritalia si certifica OHSAS 18001:2007, ovvero raggiunge l’eccellenza nella gestione della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tra le prime aziende italiane del proprio settore. Anche grazie a tale approccio oggi Carraro Agritalia si conferma, grazie alle proprie competenze tecniche e produttive, un punto di riferimento all’interno dei propri mercati e i dati di inizio anno sono decisamente positivi. Nel primo trimestre 2015 registrano un’importante crescita del fatturato da 19,3 milioni di Euro (pari a 730 trattori) del primo trimestre 2014 a 33,6 milioni di Euro (1.225 trattori) con una crescita del 74,2%. Pur in un generalizzato contesto di mercato, che vede la meccanizzazione agricola diminuire i propri volumi, il settore di riferimento dello stabilimento di Carraro Agritalia, ovvero quello dei trattori specializzati per frutteto e vigneto, è decisamente positivo e in controtendenza. Questo ottimo risultato è dovuto al positivo riscontro registrato dai nuovi prodotti lanciati dallo stabilimento di Rovigo nella seconda parte del 2014 e trova ulteriori conferme nel soddisfacente portafoglio ordini previsto per l’intero 2015. Nel primo trimestre Agritalia ha saputo sfruttare l’opportunità del mercato favorevole aumentando le cadenze produttive e il livello di servizio, nella stagione di picco. A questo si aggiungono gli effetti positivi di un notevole miglioramento di efficienza nella gestione della produzione.

Inaugurato il Museo del Trattore “Oscar Carraro” - Ultima modifica: 2015-05-27T11:38:55+02:00 da Redazione

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