Il sisma non frena l’oro nero di Modena.

Ventitre soci appartenenti ai consorzi del Balsamico di Modena Igp e del Tradizionale di Modena Dop aprono le porte al pubblico domenica 30 settembre con degustazioni e visite alle acetaie e ai locali di invecchiamento del Tradizionale. Dopo le scosse che hanno danneggiato alcune strutture, il grande cuore dei modenesi rimette in moto a tempo di record la produzione di Aceto Balsamico. L’appuntamento è per domenica 30 settembre, in 23 acetaie appartenenti ai due Consorzi, e l’evento da segnare in agenda fin da ora è l’edizione 2012 di Acetaie Aperte. Nelle ventitre acetaie che hanno dato adesione all’iniziativa, per tutta la giornata di domenica 30 settembre si potrà dunque assaporare in tutta la sua pienezza il gusto di un condimento esclusivo che in Italia e all’estero conta milioni di estimatori, dato quest’ultimo confermato anche da una recente ricerca Nomisma che lo vede al primo posto tra i prodotti agroalimentari italiani maggiormente esportati. “Siamo molto presenti sui mercati esteri e questo lo dobbiamo alla fama di cui gode l’aceto balsamico, che risulta essere tra i prodotti più emblematici del made in Italy agroalimentare nel mondo – commenta il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Cesare Mazzettie la maggior parte dei consumatori stranieri tende a riconoscere a questo prodotto l’origine essenzialmente italiana e con essa anche le sue peculiarità, riuscendo a coglierne a tratti anche le più sottili sfumature”.

Il sisma non frena l’oro nero di Modena. - Ultima modifica: 2012-12-12T18:19:36+01:00 da Redazione

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